L’Ordine degli Architetti è sempre apparso ai dipendenti pubblici un’istituzione molto distante non solo dai loro interessi, ma anche dalle loro necessità, esigenze e criticità. Con la precedente consiliatura, però, si è iniziato un percorso che si intende continuare ed implementare cercando di affrontare proprio tali problematiche attraverso l’offerta di servizi e supporti.
Il primo obiettivo sarà, pertanto, quello di individuare tali criticità attraverso la predisposizione di un apposito questionario da inviare a tutti gli iscritti, specificando quali sono le motivazioni che spingono alla formazione di un elenco dedicato ai dipendenti pubblici ossia a coloro che operano nell’ambito delle strutture degli enti pubblici a tutti i livelli e, quindi, all’interno degli uffici statali, parastatali, enti locali e che operano nell’ambito della docenza in scuole pubbliche di ogni ordine e grado ad esclusione dei professori universitari già inseriti in un apposito elenco a loro dedicato. Alla luce delle risultanze del questionario sarà organizzato un gruppo di lavoro formato sia da dipendenti pubblici, sia da liberi professionisti, che focalizzi e definisca i diversi ruoli e le diverse esigenze. In questo particolare momento poi le criticità che interessano gli architetti dipendenti pubblici sono notevolmente ampliate dalle disposizioni del DL 77/2021 che, finalmente, mette in atto una serie di misure volte alla ottimizzazione, semplificazione ed accelerazione dell’iter burocratico delle procedure; questo significa, quindi, relativo contenimento dei tempi dei processi autorizzativi in fase istruttoria ed in fase finale che vanno ad incidere in alcuni dei settori oggetto del PNRR tra cui la transizione ecologica, le opere pubbliche, la digitalizzazione al fine di favorirne la completa realizzazione.
Occasione lavorativa unica questa, soprattutto per gli architetti liberi professionisti ma fonte di ulteriore notevole lavoro per i dipendenti pubblici che si troveranno ad affrontare, non sempre con competenze specifiche, una serie di ulteriori adempimenti e cambiamenti. Considerando poi che le azioni, necessarie alla realizzazione dei progetti strategici, costituiscono provvedimenti di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, si comprende la delicatezza e la complessità della questione.
Quindi, in questo particolare momento, l’OAR si deve fare promotore di iniziative volte ad affiancare ed a supportare il pubblico dipendente nelle sue varie e complesse criticità.
Si propone pertanto, l’intensificazione e l’ampliamento di una serie di specifici servizi offerti dall’Ordine oltre che l’organizzazione di una formazione mirata per i dipendenti delle P. A. rivolta non solo a superare tali criticità ma, soprattutto, a valorizzare la figura dell’architetto, dipendente pubblico, con la riorganizzazione del proprio ruolo squisitamente tecnico demandando ad altre specifiche professionalità le fasi non tecniche delle procedure.
Si propone, inoltre, di intervenire, nelle opportune sedi, per ‘sensibilizzare le Amministrazioni pubbliche all’incremento degli organici ormai completamente carenti di risorse umane anche nell’ottica dell’inserimento dei giovani colleghi neo-laureati.
Ulteriori proposte riguardano:
– Attivazione di uno sportello per porre quesiti in merito all’attività svolta o per segnalare le loro peculiari problematiche all’interno degli Enti di appartenenza;
– Campagna di comunicazione presso gli iscritti circa le azioni intraprese e da intraprendere nell’ambito della delega per i Dipendenti Pubblici;
– Attività periodiche da svolgere attraverso: convegni, seminari, corsi, newsletter e servizi dedicati agli architetti dipendenti delle P.A;
– Istituzione di uno sportello di consulenza specifico per i dipendenti delle P.A. per affrontare le peculiari problematiche legate alle loro diverse attività all’interno degli Enti di appartenenza;
– Organizzazione di incontri periodici tra architetti delle P.A. appartenenti ad istituzioni di diversi livelli per confrontare le proprie azioni amministrative, verificare e concordare procedure, limiti ed azioni, in relazione alla normativa relativa ad opere pubbliche, edilizia, urbanistica, ecc.
– Creazione di un tavolo permanente c/o l’Ordine, formato da architetti dipendenti delle P.A. per condividere esperienze, indirizzi, normative, procedure e presentare proposte integrative per norme, regolamenti segnalando sovrapposizioni e contraddizioni;
– Svolgimento da parte dell’Ordine, in compartecipazione con le stesse Amministrazioni, di una specifica formazione di alta qualità, cogente e continua, per i tecnici dipendenti delle P.A.
– Partecipazione degli architetti dipendenti delle P.A. dei vari Enti alla formazione dell’OAR su materie specifiche di propria competenza;
– Possibilità di accreditamento dei corsi svolti all’interno della propria Amministrazione;
– Verifica dell’obbligatorietà di iscrizione all’Ordine per i dipendenti della P.A. e reintroduzione del rimborso della quota per l’iscrizione all’Ordine.
Si tratta di tutta una serie di azioni rivolte a valorizzare la qualità dell’operato dei dipendenti pubblici; è basilare confermare la importanza che tale figura tecnico-culturale ha nei diversi settori dell’Amministrazione Il presunto è quello di una crescita professionale del ruolo degli architetti della PA per una crescita della stessa PA. Un ruolo, quello dell’architetto dipendente pubblico, fondamentale per la crescita del paese che dovrà essere ben definito nella sua complessità.