Fermi tutti c’è un terribile errore: “Non esiste nessuna legge che vieti la candidatura continuativa a consigliere dell’Ordine……” (vedi sito di noi architetti).
E’ solo un Regolamento, tipo quello del circolo degli scacchi, un banale Regolamento per il riordino del sistema elettorale che non ha nessun valore, anche perché è fatto con un DPR, (DPR169/2005), da quando in qua, i Decreti del Presidente della Repubblica hanno mai avuto valore ?
E’ molto più importante il Regolamento del subbuteo (vedi link)
Pertanto i Decreti del Presidente della Repubblica sono solo un consiglio, non un obbligo, per esempio, chi di voi in questi anni ha studiato e applicato il DPR 380/2001 – Testo Unico sull’Edilizia ? immagino nessuno visto che era un semplice DPR, solo in pochi non lo sapevano.
Anche fra i consiglieri uscenti, dagli Ordini degli Architetti di tutta Italia, che avevano più di tre mandati, quanti saranno stati quelli che non si sono candidati pensando di non poterlo fare ?
2 o 3, gli unici a non sapere che i DPR valgono meno del due di picche !!!
Pensate sia tutto uno scherzo ?
No è tutto drammaticamente vero, ma vedrete che tra pochi giorni, questi valorosi capitani coraggiosi verranno fuori con il cartello: SIAMO SU SCHERZI A PARTE !!! e tutto si risolverà nel migliore dei modi, anche perché non è credibile che professionisti di valore, che hanno avuto incarichi importanti nel Comune di Roma, architetti di talento che collaborano con colleghi di tutto il mondo, giovani emergenti che si sono distinti per progetti innovativi, possano mettere la faccia su una pagina come questa (vedi link) che rimarrà nella storia per le generazioni future come esempio da non seguire.
Non so perché qualcosa mi ricorda questa aria del il Barbiere di Siviglia
La calunnia e’ un venticello,
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola gia’ di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d’orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un’esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte ha crepar.